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La storia

Una esperienza vera che può stimolarti a rimetterti in forma

"Mi spiace, ma sarà molto difficile per te riprendere a giocare a tennis". Queste sono state le parole dette dal neuroradiologo dopo aver visto le immagini della risonanza magnetica relative alla mie ernia lombare L4-L5. Mi sa che aveva ragione. Quel dolore che avevo era troppo persistente. Dopo aver giocato a tennis dall'età di 10 anni sentirti dire che non puoi più fare una delle cose al mondo che ti piace di più non è facile da accettare. Ma questa purtroppo non sarebbe stata l'unica conseguenza.

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Sarà molto difficile riprendere a giocare vista la tua condizione

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La prospettiva era quella di fare un' operazione

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Mi chiamo Piva Sergio e all'età di 40 anni mi è stata diagnosticata una ernia discale L4-L5  e chi ha provato questo dolore in fase acuta sa che è come avere sempre un coltello conficcato nella schiena. La prospettiva era quella di sottopormi ad un'operazione chirurgica ma ho deciso che prima di "andare sotto i ferri" dovevo provare a migliorare la mia condizione senza chirurgia (anche perché 16 anni fa  non era certo che tutte le operazioni avrebbero portato risultati, anzi, le persone che si erano sottoposte avevano avuto risultati non sempre confortanti...)

Ricordo che in quel periodo camminare, correre leggermente, sollevare pesi anche  leggeri,  salire in macchina, alzarmi dalla sedia o dal letto erano sempre azioni dolorose e, chi ha provato questa sensazione sa di cosa parlo.

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Per migliorare il malessere ne ho provate di tutti i colori

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Per migliorare il malessere ne ho provate di tutti i colori: dottori, specialisti, medicinali, massaggiatori, fisioterapisti, chiropratici, macchinari di ogni tipo e non ricordo cosa altro. Dalla disperazione ero andato anche da una persona (consigliata da amici di amici...) che attraverso il calore delle mani avrebbe attenuato il dolore (ma anche lui niente, ovviamente nessun risultato!). Il punto è che quando provi dolore costantemente provi tutte le strade per farlo passare, anche le cose più assurde. In alcuni casi dopo i trattamenti che facevo c'erano del leggeri miglioramenti ma erano del tutto momentanei. Per anni ho dovuto smettere di fare attività fisica, aumentando inevitabilmente di peso e con esso  aumentavano anche i dolori.

Per circa 10 anni non ho fatto altro che soffrire e lamentarmi del dolore e mi stavo convincendo che purtroppo non ci sarebbe stata altra soluzione che l'operazione. Tengo a precisare che giocare a tennis era la passione della mia vita, un modo per scaricare tutte le tensioni, la competizione mi dava adrenalina e rinunciarvi non è stato facile.

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Non so perché ma mi è scattata una molla

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Un giorno, dopo anni di completa "inattività fisica" e con un bel pó di chili di troppo, accompagnando mio figlio a lezioni di tennis (almeno lui poteva farlo..), ho ripreso in mano la racchetta e ho fatto 2 tiri (ma proprio 2 di numero...) con il maestro e quei due tiri hanno  "scatenato" in me  la voglia di riprendere a giocare! Non so perché ma è scattata una molla. Dovevo ritentare a riprendere a giocare e dovevo mettercela tutta cambiando la strategia del "lamento" che fino ad allora non mi faceva fare altro che lavoro, sedia, macchina, frigo, divano, letto.

Ho deciso così da un giorno all'altro di fare quello che ogni medico, specialista, fisioterapista consiglia di fare e cioè che "sistemare la schiena" significa in primo luogo sistemare la  muscolatura che la deve sostenere aggiungendo a questo anche esercizi di "stretching" specifici. E cosi ho fatto. Inizialmente è stata dura, non potevo certo andare a correre per allenarmi e riprendere il tennis agonistico (infatti ero in sovrappeso e le mie giunture ed articolazioni oltre alla mia malandata schiena non lo  potevano certo  sopportare), e cosi ho iniziato a nuotare regolarmente, a mettermi a dieta, a fare esercizi di stretching ed esercizi per rinforzare la schiena.

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Purtroppo in questo passaggio ho commesso degli errori

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Inizialmente è stata dura, non potevo certo andare a correre per allenarmi

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Purtroppo in tutto questo passaggio ho commesso degli errori perché la voglia di riprendere era tanta e volendo accelerare il recupero senza avere l'adeguata muscolatura pronta ho ottenuto come risultato un'altra ernia (cervicale questa volta) e grossi problemi al ginocchio (problemi di cartilagine ed il ginocchio destro ha cominciato a gonfiarsi come un pallone!).

Quest'altra botta è stata difficile da accettare e superare:  due ernie (una L4-L5 e una C5-C6)  e problemi al ginocchio. Ricordo che quando andavo a letto non potevo sdraiarmi completamente e dovevo "dormire" mezzo seduto perché il collo, a causa dell'ernia cervicale, mi faceva patire le pene dell'inferno. Non so quale dei due dolori (lombare o cervicale) sia peggiore ma posso garantirvi che una ernia cervicale non è da augurare neanche al peggior nemico per il dolore che produce quando si scatena. Qui vedi la mia "bella" ernia C5-C6 !

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Quando mi alzavo dal letto ci voleva una procedura speciale

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ernia cervicale sergio h264
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Questa ernia cervicale portava con se altre complicazioni, come ad esempio quando mi alzavo dal letto ci voleva una "procedura speciale ed articolata" per dolori che si sommavano. Per farla breve ho capito dai  miei errori che se dovevo riprendere a giocare a tennis bisognava andare "piano", rinforzare tutta la muscolatura (comprese anche le gambe e spalle) e fare un programma "serio". 

Morale della favola, dopo mesi di un programma preciso che mantenevo come un orologio svizzero, cominciavo a sentirmi meglio, la struttura muscolare migliorava e solo a questo punto ho ripreso (con molta calma) a giocare a tennis e con tutte le dovute cautele. Insomma la  motivazione a riprendere a giocare mi aveva portato fino a quel punto e cioè in campo! Come spesso accade in chi fa sport, vuoi sempre "qualcosa" di più e non mi bastava semplicemente riprendere a "giocare" ma volevo tornare a fare tornei e competizioni perché è lì che sta l'adrenalina.

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La motivazione a riprendere a giocare mi aveva portato fino a quel punto

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Il mio sostegno perdeva consistenza

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Il problema è che per far questo devi essere in forma, devi essere più veloce, più reattivo e la tua preparazione fisica deve essere da agonista e non da semplice amatore. La schiena e la cervicale mi davano meno problemi ma mi accorgevo che se non mi allenavo costantemente tutta la mia muscolatura si "sgonfiava" velocemente ed il mio sostegno perdeva consistenza ricominciando a far uscire i vari dolori (diciamo anche che il tennis non è lo sport migliore per uno che ha due ernie...).

Altro problema per stare in forma è il tempo (o non lo si vuole trovare...) che necessita per fare esercizi o andare in palestra e "mantenere" il tuo stato di forma. Lavoro sedentario, molto tempo passato al pc, viaggi in macchina, sono i primi responsabili dell'assumere posizioni errate rendendo di fatto la muscolatura rigida e contratta e se non disinneschi questa "bomba" le tensioni si accumulano per poi scoppiare tutte insieme.

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Il lavoro sedentario fa assumere posizioni posturali errate

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Abbiamo la cattiva abitudine di non fare delle micro-pause

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Stare per molte ore seduti nella stessa posizione e concentrati nel fare una attività (ad esempio lavorare al pc) è una delle cose peggiori per la nostra schiena. Ci si "incurva", i muscoli entrano in tensione e purtroppo abbiamo la cattiva abitudine di non fare "mini pause" che non significa solo alzarsi e prendere un caffè ma dovrebbe essere soprattutto fare dei "mini esercizi" per riattivare tutta la circolazione nei muscoli ed alleviare le tensioni. Basterebbe poco ma solo pochi lo fanno.

Altro problema per stare in forma è il tempo (o non lo si vuole trovare...) che necessita per fare esercizi o andare in palestra e "mantenere" il tuo stato di forma. Lavoro sedentario, molto tempo passato al pc, viaggi in macchina, sono i primi responsabili nell'assumere posizioni errate rendendo di fatto la muscolatura rigida e contratta e se non disinneschi questa "bomba" le tensioni si accumulano per poi scoppiare tutte insieme.

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Altro problema per stare in forma è trovare il tempo per allenarsi

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Ho dovuto ripiegare su altre attività 

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Visto che non potevo andare a correre su strada per allenarmi e fare "fiato" ho dovuto ripiegare su altri tipi di attività che mi potessero aiutare a migliorare la mia capacità cardio vascolare ma nello stesso tempo non dovevo sollecitare troppo le mie ginocchia ed articolazioni e preservarle per il campo da tennis). Ho pensato per questo motivo al nordic walking, una disciplina che si fa con dei particolari bastoncini e che attiva il 90% della muscolatura (se fai i movimenti corretti..). Vivo in una zona piena di sentieri e possibilità di passeggiate e dopo alcune volte che ho provato questa disciplina sentivo che era un ottimo esercizio ma mi "mancava" qualcosa....

Non so cosa esattamente fosse ma volevo "sentire" più "fatica" nell'attività che facevo e quei bastoncini (seppure sono un ottimo strumento di allenamento) non mi soddisfacevano totalmente. Inoltre mi rendevo conto che quando andavo in discesa, in pratica non mi "allenavo" perché dovevo stare attento a farlo con cautela visto che non potevo utilizzare i bastoncini per "ammortizzare" le sollecitazioni e ne per allenarmi.

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Volevo "sentire" più allenamento nell'attività che facevo 

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Possibile che questo tipo di attrezzo è rimasto sempre uguale? 

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Mi sono chiesto: possibile che da quando hanno inventato questi bastoncini questo attrezzo è rimasto praticamente uguale senza nessuna "evoluzione"? E come sfruttarli al meglio anche durante la discesa? Con questo non voglio dire che il "nordic walking" sia vecchio! No, è uno sport straordinario e non vorrei che le persone che lo adorano mi sommergano di insulti! Quello che voglio dire è che per le mie "esigenze" cercavo qualcosa di diverso, di più funzionale a risolvere il mio problema.

Mi sono accorto che quando prendevo i bastoncini da nordic walking li utilizzavo solo per le camminate all'aperto e quando ritornavo a casa li mettevo in un angolo dietro la porta. Da qui mi è venuta l'idea di realizzare non una "evoluzione" del bastoncino da nordic walking, ma di realizzare uno strumento multifunzionale da fitness, una palestra portatile che potevi "anche" usare per camminare. Insomma la partenza era al contrario: attrezzo da fitness in primis ed utilizzabile e sfruttabile anche per camminare.

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Utilizzavo i bastoncini da nordic walking solo per camminare e poi li